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Alte dosi di glutine potrebbero essere la prossima cura per la Celiachia?

I risultati dello studio dal titolo “Inquiring About Tolerance (EAT)”, pubblicato su JAMA Pediatrics, dai ricercatori del King’s College London, Guy’s and St Thomas ‘NHS Foundation Trust, St George’s, University of London e Benaroya Research Institute di Seattle, sembrerebbero suggerire che l’introduzione di glutine ad alte dosi, dal quarto mese di età, potrebbe impedire lo sviluppo della celiachia nel neonato.

Lo studio ha preso in esame un campione di 1004 bambini: a 488 di loro (48,6 %) sono stati somministrati 4 grammi di proteine del grano (glutine) ogni settimana a partire dal quarto mese di vita. Alla restante 51,4 % è stato introdotto settimanalmente il glutine a partire invece dal sesto mese di vita.

I risultati hanno mostrato che nei bambini ai quali è stata ritardata l’introduzione del glutine, a partire cioè dal sesto mese di età, si sono verificati casi di celiachia. Al contrario, nessun caso si è verificato nei soggetti a cui è stato somministrato il glutine a partire dal quarto mese di età.

L’autore principale di questa ricerca, il professor Gideon Lack, ha dichiarato: “Questo è il primo studio che fornisce la prova che l’introduzione precoce di quantità significative di grano nella dieta di un bambino prima sei mesi di età possono prevenire lo sviluppo della celiachia.” I ricercatori, in attesa di effettuare ulteriori studi, non escludono la possibilità che la stessa strategia possa avere implicazioni anche per altre malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1.

Riferimenti

  • Kirsty Logan, Michael R. Perkin, ed altri Early Gluten Introduction and Celiac Disease in the EAT Study. JAMA Pediatrics, 2020.
  • Articolo originale: https://jamanetwork.com/journals/jamapediatrics/article-abstract/2770801

One Reply to “Alte dosi di glutine potrebbero essere la prossima cura per la Celiachia?”

  1. il glutine può anche causare problemi neurologici a base autoimmune; per esempio il glutine può stimolare la produzione di autoanticorpi contro l’enzima GAD65 (glutammato decarbossilasi isoforma 65), impendendo la formazione del GABA dal glutammato.

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